Per i maestri dell'Impressionismo, le "cose" hanno un colore preciso e distinto, perché la loro colorazione è data da un'insieme di tinte che devono essere miscelate tra loro.
Per Renoir <<le ombre non sono nere, nessuna ombra è nera, hanno sempre un colore. La natura conosce solo colori ... bianco e nero non sono colori.>>
Allora, come doveva trattare Claude Monet l'interno cupo e fuligginoso della Stazione di Saint-Lazare, di cui nel 1877 ne dipinse almeno quattro versioni in plein air?
Egli dipinse i grigi, i marroni e i neri della stazione con una miscela di tinte blu,cerulee, e verdi, che rendevano il dipinto cupo, freddo e distaccato.
Stazione di Saint-Lazare
Claude Monet, 1877
olio su tela
Fogg Art Museum, Harvard University, Cambridge, USA
Museo d'Orsay, Parigi
Stazione di Saint-Lazare
Claude Monet, 1877
olio su tela, 54x73
National Gallery, Londra
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